GUGLIE, Enoteca e Ristorante

Sul cammino di Guglie.

Ho vissuto questo progetto con immensa passione. E’ anche “figlio” mio e come tale ho provato a trattarlo. Una delle spinte emotive principali è stata il sentirmi coinvolto da Richard Prima, Alessandro Tei, Gianluca Mannucchi e Barbara Prima in un percorso dove sono emersi i valori fondamentali: l’amore paterno (Guglie non a caso) l’amore fraterno, l’amicizia, la serietà, la correttezza, il rispetto ed il confronto. A Livorno, Guglielmo Prima era molto conosciuto anche per i suoi trascorsi di allenatore della squadra di rugby che aveva conseguito risultati importanti. Insieme ai suoi figli aveva creato il famoso ristorante Ghine Kambri al Castellaccio. Dopo la sua dipartita, i figli insieme agli altri soci hanno voluto continuare nella sua memoria e nella tradizione di ristoratori. Ho sentito la responsabilità dell’uomo e non solo del progettista. Ho apprezzato la personalità di ognuno. La determinazione di Richard, la razionalità di Ale, la passionalità di Gianluca, la dolcezza di Barbara. Ho ascoltato, ho assorbito i loro desideri ed ho risposto con un gesto creativo. Dove lo sport mi ha ispirato i concetti di movimento, del saper stare insieme, di smussare gli angoli, di accogliere l’altro, di condividere con semplicità. In ogni dettaglio ho provato a trasferire tale traccia. Di qui è nata la progettazione di questo ambiente le cui linee principali stanno nelle pareti convesse, avvolgenti e rifinite con legno grezzo. Ho studiato gli arredi affinché panche e tavoli con ferro arrugginito dessero calore allo spazio e ispirassero la memoria degli spogliatoi degli sportivi. Comode sedie dalla memoria anni ’60 accolgono la clientela. Al centro della grande sala ho creato un’ installazione con bacchette di legno con la punta colorata di verde. Il prato alla rovescia, che si muove con i movimenti d’ aria. Ho interpretato il bagno in maniera divertente, rivestendo la parete frontale dello stesso pavimento Mutina utilizzato e posizionando due ampi lavabi d’arredo come conche. Senza misura del tempo, per curare ogni dettaglio, trovando mille motivazioni. E poi, coniugare cibo, vino e sport. Una grande intuizione dei ragazzi.